Sono Riformista e Luterano.
Pertanto, non aspiro al
martirio.
Mi rifiuto di pensare che la
vita sia solo una lotta fine a sé stessa, così come mi rifiuto di gettare
intrepido il cuore al di là dell’ostacolo. Mi rifiuto di essere il Salvatore
del Mondo o colui dal quale dipende il destino dell’umanità.
Mi rifiuto, in sostanza, di
partecipare a quell’enorme banchetto di superficialità e pusillanimità che è
diventata l’Italia.
Eh già, perché ultimamente
per poter vivere e lavorare nel nostro paese devi strillare la tua diversità, ti
devi opporre alla dilagante furbizia con l’osservazione pedissequa delle regole
(previa scelta di quali siano le regole alle quali attenersi, per le altre
chissenefregatantononmiriguardano). Devi essere idolo delle folle e Masaniello.
L’Italia è un paese dominato
dalla cultura cattolica.
O meglio: è diventato un
paese dominato da una certa
interpretazione della cultura cattolica.
Quella individualista ed un
po’ vigliacca nella quale l’ostentazione formale prende il posto dell’analisi
razionale ed i valori non sono più tratti dall’animo, ma restano nell’ambito
della pura manifestazione estetica.
E’ la sottocultura del
Padrino, ovvero di colui che, magari, si macchia di crimini orribili ma è
sempre in prima fila alla processione del Santo Patrono.
In sostanza: siccome va di
moda manifestarsi contrito e ciò giova alla mia immagine, lo faccio.
Ma io sono Protestante (nel
senso religioso del termine).
E credo nelle 95 tesi di
Lutero, soprattutto nella prima parte della quarta, nella ventitreesima, nella
ventiquattresima e nella trentanovesima.
Pertanto, oltre a non
aspirare al martirio (che lascio volentieri a chi generalmente odia sé stesso),
cerco di non farmi fregare.
Diffido quindi profondamente
dai paladini della giustizia, sia perché la stragrande maggioranza di loro con
il termine “giustizia” intende semplicemente “ciò che conviene a me”, sia
perché per cultura e tradizione familiare, i capopopolo mi stanno pesantemente
sul cazzo.
Ho scritto “capopopolo”, non
“leader”.
Già. Perché un leader ha
idee, carattere e dignità.
Un capopopolo no.