venerdì 6 gennaio 2012

Dal prossimo aprile sarà finalmente in vigore la guida accompagnata

La recente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, rende effettiva la possibilità della cosiddetta “guida accompagnata” per i minorenni.
In realtà la norma sarà attuabile in pratica solo a partire dal 22 aprile prossimo, così come previsto nel decreto del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Il testo completo del decreto è consultabile sul sito del Ministero dell’Interno all’indirizzo:  www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/servizi/legislazione/codice_strada/0986_2011_12_28_DM11112011_n213.html.
La possibilità di prendere confidenza con le autovetture anche prima di essere giunti alla maggiore età, verrà offerta a tutti i diciassettenni già in possesso della patente A1. Con le nuove normative europee relative al conseguimento delle patenti (e che da noi saranno effettive a partire dal gennaio 2013), sorgerà il problema di come comportarsi nei confronti di che sarà in possesso delle nuove categorie introdotte (la patente AM e la patente B1). È probabile che si valuterà la possibilità di estendere la “guida accompagnata” anche ai conducenti in possesso delle summenzionate autorizzazioni.
Al momento, comunque, i requisiti richiesti sono quelli appena indicati. Previa presentazione di una specifica domanda agli uffici della Motorizzazione civile nella quale è peraltro obbligatorio indicare il tutore, il candidato potrà accedere ad un corso propedeutico presso un’Autoscuola della durata di 10 ore, regolarmente annotate su uno specifico libretto.
Il tutore sarà responsabile della guida del minore al di fuori delle ore obbligatorie da frequentare in autoscuola e dovrà essere in possesso di una patente normaledi categoria B o superiore da almeno 10 anni. Chi fosse in possesso della patente speciale non potrà pertanto esercitare il tutoraggio alla guida.
Inoltre, proprio per il fatto che alla guida del veicolo ci sarà un minore, non sarà possibile il trasporto di ulteriori passeggeri, a parte ovviamente l’istruttore di guida o il facente funzione.
In ogni caso, al compimento del diciottesimo anno di età, il tutoraggio scadrà naturalmente e l’allievo dovrà sostenere l’esame di guida.

Il 63% dei bambini non utilizza il seggiolino in auto

Secondo un’inchiesta pubblicata sul sito www.sicurauto.it, (http://www.sicurauto.it/news/bambini-in-auto-il-60-viaggia-senza-seggiolino.html) questa sarebbe la percentuale di bambini che quando è in automobile viaggia senza rispettare la normativa.
Il dato è indice di un comportamento largamente diffuso tra i genitori italiani, i quali evidentemente preferiscono affidarsi ad altri sistemi per la salvaguardia dei loro figli in auto.
In realtà è ormai accertatto che i sistemi di ritenuta siano fondamentali per la salvaguardia dell’incolumità di conducente e passeggeri di qualsiasi età a bordo di veicoli a motore. Quello che più preoccupa è la superficialità con la quale il problema viene affrontato dai genitori, cioè da coloro i quali dovrebbero avere a cura la salute dei propri figli.
Spesso nelle auto italiane capita di trovare bambini liberi di scorrazzare sui posti posteriori (magari in auto dotate di 4 portiere) o, peggio ancora, tenute in braccio dai genitori sui posti anteriori.
È bene ricordare che, in caso di incidente, un bambino non allacciato rischia di impattare contro i sedili o addirittura contro il parabrezza con rischi enormi di lesioni. Quasto vale a maggior ragione per i pargoli tenuti da un adulto: in caso di incidente la reazione istintiva è quella di stringere la presa sul bambino per poi mollarlo bruscamente a causa del contraccolpo.
È meglio che un piccolo pianga per qualche minuto che un genitore per tutta la vita!